Descrizione
La parte maggiore dei personaggi famosi nella storia e nelle tradizioni del paese fece parte della Famiglia Fassola.
Aprile Giuseppe
Fu attivo come pittore nel Settecento. “Salito a buona fama nella pittura storica a olio in Roma, ebbe tante commissioni che colà lo trattennero quasi sempre. Si ricondusse nel 1799 a rivedere la patria, i parenti ed amici, ma poco dopo restituitosi a Roma, ivi morì” [Lana 1840]
Arienta Giacomo
Originario di Rassa, frequentò la Scuola di Disegno di Varallo, operando quindi verso la metà del XIX secolo, come pittore in chiese e oratori. Furono numerosi gli affreschi da lui eseguiti in edifici di culto sul territorio di Rassa. Secondo Casimiro Debiaggi [Debiaggi 1968], la sua opera più notevole è una pala d’altare nella chiesa parrocchiale di Montasinaro “rappresentante l’Immacolata 2 con i S.S. Grato e Carlo in cui il colore sgargiante accentua le vivacità popolaresca”.
Fassola Bartolomeo
Nipote di Giacomo. Dopo la fondazione del capitolo di Varallo, realizzata con il contributo di questi, fu nominato canonico [Tonetti 1883].
Fu attivo come pittore nel Settecento. “Salito a buona fama nella pittura storica a olio in Roma, ebbe tante commissioni che colà lo trattennero quasi sempre. Si ricondusse nel 1799 a rivedere la patria, i parenti ed amici, ma poco dopo restituitosi a Roma, ivi morì” [Lana 1840]
Arienta Giacomo
Originario di Rassa, frequentò la Scuola di Disegno di Varallo, operando quindi verso la metà del XIX secolo, come pittore in chiese e oratori. Furono numerosi gli affreschi da lui eseguiti in edifici di culto sul territorio di Rassa. Secondo Casimiro Debiaggi [Debiaggi 1968], la sua opera più notevole è una pala d’altare nella chiesa parrocchiale di Montasinaro “rappresentante l’Immacolata 2 con i S.S. Grato e Carlo in cui il colore sgargiante accentua le vivacità popolaresca”.
Fassola Bartolomeo
Nipote di Giacomo. Dopo la fondazione del capitolo di Varallo, realizzata con il contributo di questi, fu nominato canonico [Tonetti 1883].
Fassola Bernardo
Fu chiamato il caritatevole. Nel 1518 era con il Giacomaccio alle Scarpie di Scopelle durante il tumulto contro le autorità di Varallo. Nel 1520 combattè accanto ad Alberto Giordano di Fobello la battaglia del Ponte di San Quirico contro il conte Tiberino Caccia, in procinto di invadere la Valsesia. Figlio di Anna Visconti e fratello di Domenico ed Emiliano, nel 1305 prese parte con questi al Giuramento dei Valsesiani contro Dolcino [Lana 1840, Tonetti 1883, Mor 1933].
Fassola Domenico
Fece parte con Bernardo ed Emiliano della delegazione di Rassa nella riunione in cui fu siglato l'Atto di Giuramento dei Valsesiani per la lotta contro Dolcino (1305) [Lana 1840, Mor 1933].
Fassola Emiliano
Fu uno dei rappresentanti della Comunità al Giuramento dei Valsesiani per la lotta contro Dolcino, nel 1305 [Lana 1840, Mor 1933].
Fassola Giacomo
Fu per un lungo periodo a capo della comunità di Rassa. Ricoperse diversi incarichi politici quale capo delle milizie valsesiane e delegato delle comunità della Valle. Domiciliato a Varallo, fu benefattore della chiesa parrocchiale e concorse nel 1669 alla fondazione del capitolo. Sostenne nel 1663 le spese per la costruzione della Cappella XXI del Sacro Monte di Varallo (Gesù che si
accosta agli adormentati discepoli e li sveglia), realizzata dai fratelli Giovanni (per le statue) e Melchiorre (per gli affreschi) d’Enrico [Lana 1840].
Fassola Giovan Battista Feliciano
Laureato in giurisprudenza [Casalis 1833-56], fu canonico del Capitolo di Varallo. Allievo del canonico Torrotti, acquisì buona cultura che gli permise di pubblicare ancora giovanissimo (si dice a 14 anni) alcune compilazioni andate perdute. Fu autore di vari scritti storici tra cui [Lana 1840]:
- La Rassolina (Milano, 1667). Di esso scrive Gerolamo Lana: “specie di romanzo storico tinto d'idee platoniche, che dal nome della sua patria piacquegli intitolarlo”.
- La Nuova Gierusalemme, o sia il Santo Sepolcro di Varallo, consacrata all'Aug.ma Regina Maria Anna d'Austria, Madre del Gran Monarca Carlo Secondo N. S., del Conte Gio. Battista Fassola Cavaliere Aurato (Milano, 1671). Il volume ha un'ampia introduzione (ritenuta da G. Lana di dubbio valore storico) riguardante sia la Valsesia sia la fondazione del Sacro Monte di Varallo,
seguita dalla descrizione dello stesso;
Fu chiamato il caritatevole. Nel 1518 era con il Giacomaccio alle Scarpie di Scopelle durante il tumulto contro le autorità di Varallo. Nel 1520 combattè accanto ad Alberto Giordano di Fobello la battaglia del Ponte di San Quirico contro il conte Tiberino Caccia, in procinto di invadere la Valsesia. Figlio di Anna Visconti e fratello di Domenico ed Emiliano, nel 1305 prese parte con questi al Giuramento dei Valsesiani contro Dolcino [Lana 1840, Tonetti 1883, Mor 1933].
Fassola Domenico
Fece parte con Bernardo ed Emiliano della delegazione di Rassa nella riunione in cui fu siglato l'Atto di Giuramento dei Valsesiani per la lotta contro Dolcino (1305) [Lana 1840, Mor 1933].
Fassola Emiliano
Fu uno dei rappresentanti della Comunità al Giuramento dei Valsesiani per la lotta contro Dolcino, nel 1305 [Lana 1840, Mor 1933].
Fassola Giacomo
Fu per un lungo periodo a capo della comunità di Rassa. Ricoperse diversi incarichi politici quale capo delle milizie valsesiane e delegato delle comunità della Valle. Domiciliato a Varallo, fu benefattore della chiesa parrocchiale e concorse nel 1669 alla fondazione del capitolo. Sostenne nel 1663 le spese per la costruzione della Cappella XXI del Sacro Monte di Varallo (Gesù che si
accosta agli adormentati discepoli e li sveglia), realizzata dai fratelli Giovanni (per le statue) e Melchiorre (per gli affreschi) d’Enrico [Lana 1840].
Fassola Giovan Battista Feliciano
Laureato in giurisprudenza [Casalis 1833-56], fu canonico del Capitolo di Varallo. Allievo del canonico Torrotti, acquisì buona cultura che gli permise di pubblicare ancora giovanissimo (si dice a 14 anni) alcune compilazioni andate perdute. Fu autore di vari scritti storici tra cui [Lana 1840]:
- La Rassolina (Milano, 1667). Di esso scrive Gerolamo Lana: “specie di romanzo storico tinto d'idee platoniche, che dal nome della sua patria piacquegli intitolarlo”.
- La Nuova Gierusalemme, o sia il Santo Sepolcro di Varallo, consacrata all'Aug.ma Regina Maria Anna d'Austria, Madre del Gran Monarca Carlo Secondo N. S., del Conte Gio. Battista Fassola Cavaliere Aurato (Milano, 1671). Il volume ha un'ampia introduzione (ritenuta da G. Lana di dubbio valore storico) riguardante sia la Valsesia sia la fondazione del Sacro Monte di Varallo,
seguita dalla descrizione dello stesso;
Fassola Giovanni Battista
Ecclesiastico, ricoperse la carica di protonotario apostolico [Tonetti 1883].
Fassola Giovanni Maria
Frate cappuccino e teologo [Tonetti 1883].
Fassola Giuseppe
Secondo il Torrotti, citato da F. Tonetti [Tonetti 1883], nel 1560 fu capitano delle truppe pontificie e si distinse nella battaglia di Morestel. Questa notizia è confermata dal Lana [Lana 1840].
Fassola Pietro
E' il protagonista della leggenda del lupo di Rassa [Lana 1840]. Fu a capo delle Milizie Valsesiane che nel 1377 affrontarono e sconfissero gli abitanti di Crevacuore al Bocchetto di Agnona, nel corso di una controversia sull'uso dei pascoli situati sui territori di confine [Tonetti 1883].
Fassola o Fassolo Pietro Francesco.
Compare tra gli iscritti all’Università dei Minuisieri di Torino nel 1766 [Longo 1997], da lui fondata nel 1712, assieme ad altri tre benefattori. Sembra che abbia lavorato a Superga.
Terzoli Giovanni Battista
Notaio residente a Rassa, attivo nella prima metà del XVI secolo. Gli atti notarili da lui compilati e conservati nell’archivio di Stato di Varallo Sesia, nella sezione dell’Archivio Notarile Valsesiano, qui trasferita dall’Archivio di Stato di Novara, contengono interessanti informazioni su moltissime antiche cause e controversie intercorse nei paesi dell’alta Valgrande [Molino 2006].
Tognotto o Tognotti Anselmo.
Ecclesiastico, ricoperse la carica di protonotario apostolico [Tonetti 1883].
Fassola Giovanni Maria
Frate cappuccino e teologo [Tonetti 1883].
Fassola Giuseppe
Secondo il Torrotti, citato da F. Tonetti [Tonetti 1883], nel 1560 fu capitano delle truppe pontificie e si distinse nella battaglia di Morestel. Questa notizia è confermata dal Lana [Lana 1840].
Fassola Pietro
E' il protagonista della leggenda del lupo di Rassa [Lana 1840]. Fu a capo delle Milizie Valsesiane che nel 1377 affrontarono e sconfissero gli abitanti di Crevacuore al Bocchetto di Agnona, nel corso di una controversia sull'uso dei pascoli situati sui territori di confine [Tonetti 1883].
Fassola o Fassolo Pietro Francesco.
Compare tra gli iscritti all’Università dei Minuisieri di Torino nel 1766 [Longo 1997], da lui fondata nel 1712, assieme ad altri tre benefattori. Sembra che abbia lavorato a Superga.
Terzoli Giovanni Battista
Notaio residente a Rassa, attivo nella prima metà del XVI secolo. Gli atti notarili da lui compilati e conservati nell’archivio di Stato di Varallo Sesia, nella sezione dell’Archivio Notarile Valsesiano, qui trasferita dall’Archivio di Stato di Novara, contengono interessanti informazioni su moltissime antiche cause e controversie intercorse nei paesi dell’alta Valgrande [Molino 2006].
Tognotto o Tognotti Anselmo.
Secondo Gerolamo Lana fu buon pittore [Lana 1840]. È citato pure da Gaudenzio Bordiga quale titolare di una convenzione per alcune pitture eseguite nel 1608, ora quasi completamente scomparse, nella cappella XXIX (Incoronazione di spine) del Sacro Monte di Varallo
[Bordiga 1830]
[Bordiga 1830]
SINDACI DEL COMUNE DI RASSA AD OGGI:
DE FABIANI FABIANO: dal 1895 - 1896 - 1899 al 1905;
DE FABIANI AMEDEO: 1906;
PATROSSO CARLO: dal 1907 al 1910;
TOCCHIO MAIOLO: dal 1910 al 1920;
DE FABIANI VITTORIO: dal 1920 al 1933;
GUGLIELMINA PIETRO: dal 1933 al 1935;
GUGLIELMINA BENIAMINO: dal 1936 al 1944;
CHIARA ERCOLE: dal 1944 al 1970;
ASTORI GIANFRANCO: dal 1970 al 1975;
TOCCHIO RITA: dal 1975 al 1994
EZIO DE FABIANI: dal 1994 al 1999;
CHIARA ERNESTO: dal 1999 al 2004;
Ing. TOCCHIO FABRIZIO: dal 2004 al 2014
Geom. CERUTI MICLET LUCA: dal 2014 al 2019;
Geom. BARBAGLIA MICHELE: dal 2019 al 2024;
Geom. BARBAGLIA MICHELE: dal 2024 ad oggi;